19.11.09

Interno giorno

La prese per i fianchi e cominciò a darle i colpetti che si meritava, mentre lei si dimenava a tempo col metronomo delle chiappe che sbattevano cicciose. Lui grugniva, lei gli rispondeva con le vocali prese a caso. Andarono avanti così per decina di minuti come i bimbi sull'altalena. Poi lei gli prese le mani e se lo caricò sullo spigolo del comodino. Continuarono a lavorare là sopra spostando un libro e l'abajour di schiena. La faccenda si fece più aggrovigliata. Ora lui la teneva per le anche e faticava parecchio a dondolarla sueggiù. Le gambe di lei a ciondolo sul suo collo e il torrente di sudore che gli scorreva sulla nuca. Decisamente troppo scomodo. Si alzarono e cominciarono a girare in camera incollati. Lui coi calzini corti e lei con le nike silver. Sul muro sottile cominciò il groove del tonfo sordo con lui che le gridava di guardarlo e lei che si proclamava la più grande. Quella lì,insomma.
Si mordevano, succhiavano, graffiavano,carezzavano, spremevano, spingevano.
- Va bene, basta così. Buona questa.
Si rivestirono velocemente, qualcuno spense i fari e la telecamera. Poi la troupe andò in pausa pranzo.

1 commento:

malcelati 4 ha detto...

l'ho visto anch'io quel video...