20.11.09

malditesta (ovvero il parto del primo post)

Ho un malditesta che parte dalla radica della collo, e mi sento come appena sveglio da una sbronza di vino rosso a basso costo.
Ho maldistesta, ascolto meglio il dolore e sento che parte da metà schiena, come se avessi sollevato il baricentro della città - che resta basso e la lascia salda al suolo attaccata a se stessa.
Ho malditesta, dico, ma ormai sento che parte dal coccige come se avessi preso una culata a terra, cazzo, scivolato sul ghiaccio.
Ho malditesta, e arriva dalle ginocchia, dalle piante pesanti dei piedi, dalle spalle, dalla pancia, dall'addome e dallo stomaco.

Più cerco di descriverlo, più lo sento, più si espande, scricchiola per il corpo, muta forma e entità, si fa acuto e pulsante, martellante e costante, oppressivo.
Adesso è lui che scrive, per mano mia.
Guardo lo schermo ad occhi semichiusi, per il dolore d'aghi alle pupille: il Malditesta adesso è tanto gagliardo da volersi firmare, ma sono io a dover trovare il finale, perché lui non ha fantasia, sa solo dolere.

1 commento:

malcelati 9 ha detto...

sono giorni di mal di testa condivisi