Un cronopio va per il deserto e si imbatte in un leone; fra loro si svolge il seguente dialogo:
Leone Ti mangio.
Cronopio (addoloratissimo ma con dignità) E va bene.
Leone Ah, no. Non cominciamo a fare il martire. Mettiti a piangere o lotta. A te la scelta. Altrimenti, come posso mangiarti? Muoviti, sto aspettando. Non dici niente?
Il cronopio non dice niente, e il leone è perplesso, finché non gli viene un'idea.
Leone Meno male che mi si è conficcata una spina nella mano sinistra che mi dà molta noia. Toglimela e ti perdonerò.
Il cronopio gli toglie la spina e il leone se ne va mugugnando contrariato. Grazie, Androclo.
(Storie di cronopios e di famas, J. Cortazar, trad. Flaviarosa Nicoletti Rossini)
22.11.09
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2 commenti:
perchè le traduttrici italiane hanno quasi sempre il doppio cognome?
non lo so
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